Apriamo, in questo post, la discussione relativa all'indagine che i professori Di Fraia e Barile ci hanno proposto in merito al concetto di Neototalitarismo.
Azzurra suggeriva, a lezione, l'idea che bisognasse indagare su alcuni profili presentati nel libro: il profilo della mamma in carriera, quello dei bobos, o ancora quello delle coppie omosessuali...
Io credo, invece, che sia più opportuno lavorare sulle dimensioni della vita umana: la dimensione politica, quella delle relazioni affettive, degli stili di consumo, del lavoro... Rimanere vincolati ai profili, infatti, può distoglierci dall'idea dominante delle teorie sul Neototalitarismo: quella che la Mentalità Neototalitaria fa parte di noi, ci appartiene e condiziona la nostra vita, la vita di tutti.
Per questo la ricerca dovrebbe concentrarsi sulle dimensioni della vita che accomunano tutti: tutti consumano, tutti vivono relazioni affettive, tutti studiano o lavorano, tutti partecipano - seppur in maniera diversa - alla vita politica del paese.
Certo, è necessario ridiscutere i casi da analizzare... Vi faccio un esempio: affrontare la dimensione politica parlando di Berlusconi mi sa di "vecchio" e inflazionato. Penso sarebbe più divertente e più utile trattare il caso Beppe Grillo: in un periodo di totale sfiducia nei partiti, un comico s'inventa di combattere il "totalitarismo" della politica utilizzando dei mezzi e una retorica populista tipica dei regimi totalitari stessi. Curioso no? Mi piacerebbe studiarlo...
Voi che ne dite?
Azzurra suggeriva, a lezione, l'idea che bisognasse indagare su alcuni profili presentati nel libro: il profilo della mamma in carriera, quello dei bobos, o ancora quello delle coppie omosessuali...
Io credo, invece, che sia più opportuno lavorare sulle dimensioni della vita umana: la dimensione politica, quella delle relazioni affettive, degli stili di consumo, del lavoro... Rimanere vincolati ai profili, infatti, può distoglierci dall'idea dominante delle teorie sul Neototalitarismo: quella che la Mentalità Neototalitaria fa parte di noi, ci appartiene e condiziona la nostra vita, la vita di tutti.
Per questo la ricerca dovrebbe concentrarsi sulle dimensioni della vita che accomunano tutti: tutti consumano, tutti vivono relazioni affettive, tutti studiano o lavorano, tutti partecipano - seppur in maniera diversa - alla vita politica del paese.
Certo, è necessario ridiscutere i casi da analizzare... Vi faccio un esempio: affrontare la dimensione politica parlando di Berlusconi mi sa di "vecchio" e inflazionato. Penso sarebbe più divertente e più utile trattare il caso Beppe Grillo: in un periodo di totale sfiducia nei partiti, un comico s'inventa di combattere il "totalitarismo" della politica utilizzando dei mezzi e una retorica populista tipica dei regimi totalitari stessi. Curioso no? Mi piacerebbe studiarlo...
Voi che ne dite?